Autore: Dr. Matteo Rapparini – Direttore Sicurezzapratica.it – Sicvurezzapratica.com – Autore software e corsi on line sicurezza del lavoro
Lo scopo di un piano d’emergenza è di consentire la migliore gestione possibile degli scenari incidentali ipotizzati, determinando una o più sequenze di azioni che sono ritenute le più idonee per avere i risultati che ci si prefigge al fine di controllare le conseguenze di un incidente.
I vari obiettivi che si prefigge sono:
– “quello di identificare con maggiore precisione gli incidenti che possono verificarsi nell’attività lavorativa;
– raccogliere in un documento organico e ben strutturato quelle informazioni che non è possibile ottenere facilmente durante l’emergenza;
– fornire una serie di linee-guida comportamentali e procedurali;
– disporre di uno strumento per sperimentare la simulazione dell’emergenza e promuovere organicamente l’attività di addestramento aziendale”.
La struttura di un piano di emergenza “varia molto a seconda del tipo di attività, del tipo di azienda, della sua conformazione, del numero di dipendenti e dipende da una serie di parametri talmente diversificati che impediscono la creazione di un solo modello standard valido per tutti i casi”.
Un piano d’emergenza per essere corretto deve:
_ essere predisposto dal datore di lavoro dell’impresa che esegue i lavori
_ deve contenere i riferimenti del luogo di lavoro, i nominativi dei responsabili della gestione delle emergenze e i loro reapiti di emergenza
_ deve contenere una sintesi della valutazione del rischio (analisi di rischio, misure di sicurezza adottare, responsabilità, procedure)
_ deve contenere le procedure per chiamare i Vigili del Fuoco e il 118 e fornie la necessaria assistenza sul luogo di lavoro
_ deve contenere le postazioni di allarme e di comunicazione, le aree di sosta dei mezzi di soccorso, le modalità di informazione del personale sul piano stesso, l’eventuale periodicità delle esercitazioni di emergeza.
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