Devi realizzare una lezione sicurezza del lavoro in aula? Ecco alcuni pratici consigli per utilizzare al meglio PowerPoint
Partiamo dell’inizio. Io come prima cosa mi procuro dei fogli bianchi, matita e pennerelli. Prima di tutto devi avere l’idea ben chiara: se l’idea, il progetto non è chiaro prima a te, come pretendi che lo sia a chi guarderà la presentazione? Prendi un foglio di carta e scrivi, sfoga la tua creatività. Una mappa concettuale la chiamerei. Fermati, riposati e poi continua. Se proprio non sai più cosa scrivere inizia a eliminare ciò che non ti utile. Bene. Ora apri power point e crea la tua presentazione.
************ KIT FORMATORE SICUREZZA DEL LAVORO ********
KIT FORMATORE SICUREZZA DEL LAVORO e’ lo strumento per realizzare e gestire in modo ancora piu’ professionale l’attivita’ di formatore in ambito sicurezza del lavoro e per realizzare i corsi per i lavoratori (rischio basso, medio, alto), RLS, RSPP, ecc. ai sensi Accordo Stato Regioni dicembre 2011 e Accordo Stato Regioni luglio 2016
SLIDE PPT PERSONALIZZABILI, SOFTWARE GESTIONE FORMAZIONE E TEST GIA’ PRONTI
*************************************************************************
1) Chi è il tuo pubblico? Crea la presentazione in base al target di riferimento. Io comunque sono sempre per la semplicità e chiarezza. Evito di inserire termini troppi tecnici, o almeno spiego il significato.
2) Cerca elementi. Foto, video, dati/statistiche, fonti, case history, grafici (già pronti o da creare via excel) ecc. Scontato è: essere preparati sull’argomento. Stai certo che ci saranno domande spontanee per te, senza contare che alla fine della presentazione dovrai chiudere con: “ci sono domande?”.
3) Evita:
– Una marea di effetti di transizione sia tra diapositive che tra gli elementi di una singola diapositiva. Io personalmente preferisco impostare un solo effetto di transizione tra diapositive e se proprio è necessario 1-2 stili di effetti tra gli elementi. Sono del parere che troppe animazioni e di svariato tipo a parte che non da molta professionalità alla presentazione ma stanca e annoia. Se è il caso uso l’effetto streaptease (ogni elemento della diapositiva appare dopo un tot di secondi o attivato con un click del mouse/freccia direzionale/barra spaziatrice).
– Sfondi semplici: odio le presentazioni con sfondo scuro e testo blu elettrico o giallo Titti. Mi irrita leggere presentazioni con contenuti quasi invisibili all’occhio umano o peggio: testo su immagini! Preferisco un template standard di Power Point, aggiungere il logo aziendale e il testo nero su sfondo bianco.
– Di distribuire la presentazione (cartacea) prima dell’evento. Fallo e avrai perso buona parte del tuo pubblico. Leggeranno il documento mentre tu cercherai di attirare la loro attenzione, lo sfoglieranno a caso, si divertiranno a disegnarci sopra e poi alla fine dell’evento potrebbero anche dire: “evento inutile, mi sono annoiato e ho speso soldi inutilmente!”.
– Di guardare e leggere lo schermo per tutto il tempo.
– Passeggiare davanti al proiettore/schermo (sarebbe irritante per chi prende appunti o divertente nel vedere effetti strani sulla tua faccia).
– Di spegnere le luci (mettile soffuse) o quando le riaccenderai il tuo pubblico lo ritroverai in pigiama mentre stringono orsacchiotti o cuscini con un bel sottofondo musicale odioso per le orecchie.
4) Slide finali: racchiudi in poche righe le potenzialità del progetto e ringrazia per l’attenzione (inclusi i dati aziendali).
5) Contenuti: titolo progetto (con logo), piè di pagina (nome/cognome, data, url, titolo presentazione), indice, titoli chiari e diretti (domanda/risposta in modo da colpire immediatamente il pubblico), contenuto sintetico (elemento puntato/numerato) ma senza esagerare oppure presenta un fatto negativo e relativa soluzione. Troppo testo stanca e distrae, troppo poco si da l’impressione di non aver approfondito. Scegli un solo font, un tipo di grandezza per il titolo-sottotitolo-contenuto, sottolineato/grassetto/maiuscolo per le frasi più importanti e usa le frecce per indicare relazioni o evoluzione. Non dimenticare di numerare le diapositive (pag 8 su 10 da un senso di leggerezza, invece di 8 su “chissà quante centinaia di slide ci aspettano ancora”) e di avere una copia (cartacea) della presentazione a portata di mano.
6) Crea una storia: racconta una storia avvincente, aiutandoti anche con immagini di qualità e pertinenti con il testo.
************ KIT FORMATORE SICUREZZA DEL LAVORO ********
KIT FORMATORE SICUREZZA DEL LAVORO e’ lo strumento per realizzare e gestire in modo ancora piu’ professionale l’attivita’ di formatore in ambito sicurezza del lavoro e per realizzare i corsi per i lavoratori (rischio basso, medio, alto), RLS, RSPP, ecc. ai sensi Accordo Stato Regioni dicembre 2011 e Accordo Stato Regioni luglio 2016
SLIDE PPT PERSONALIZZABILI, SOFTWARE GESTIONE FORMAZIONE E TEST GIA’ PRONTI
*************************************************************************
Importante è: testare il file di presentazione con il proiettore e controllare che sia visibile sia a corta che a lunga distanza. Controlla che non ci siamo errori di digitazione, problemi tecnici (se le slide contengono tabelle/immagini pesanti potresti riscontrare un rallentamento), link funzionanti ecc oltre a mostrarti disponibile con il pubblico, positivo, preparato e convinto della tua idea/progetto.
La noia e il tempo sono i tuoi peggior nemici!
Una presentazione non racchiude l’intero progetto ma ti appoggia quando devi mostrare la tua idea, per questo è inutile “partorire” migliaia di diapositive piene di testo.
PS: qui e qui puoi trovare centinaia di sfondi per le slide.