La valutazione del rischio chimico costituisce un’aspetto molto delicato sia nella compilazione che nella gestione del documento di valutazione dei rischi.
Frequentemente il datore di lavoro o il consulente, si trovano a dovere affrontare criticità che possono, in caso di controllo, determinare sanzioni.
Da un’indagine del 2010, presentata dal Dr. Gianfranco Sciarra, sono emersi errori sostanziali così riassumibili:
1) mancanta indicazione della metodologia utilizzata
2) utilizzo di metodologia di valutazione rischio chimico sconosciute
3) pur in presenza di valutazione del rischio sbagliata o insufficiente, il medico competente non l’ha contestata
4) assenza delle misure di esposizione anche nei casi in cui vi è obbligo di legge (cancerogeni).
In definitiva solo il 12,9% delle valutazioni del rischio chimico erano corrette.
Pertanto è importante verificare se la valutazione effettuata e registrata sul DVR è corretta, non solo per quanto concerne il calcolo del livello di esposizione e del rischio, ma anche per quanto concerne la metodologia utilizzata.
A tal fine, Sicurezzapratica.it ha realizzato il software Ispezione RCH, che permette di evidenziare eventuali aspetti sanzionabili relativi alla valutazione del rischio chimico.
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