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La formazione sicurezza dei lavoratori è un aspetto spesso critico della gestione aziendale. Spesso è vista dai lavoratori come un obbligo o una perdita di tempo a cui si può fare a meno volentieri. In realtà la formazione dei lavoratori è un’occasione per prevenire in maniera diretta possibili gravi e meno gravi infortuni.
Ma come deve essere fatta la formazione sicurezza del lavoro in azienda? O meglio come deve essere strutturata per essere efficace?
Per individuare le risposte a questi quesiti partiamo da alcune considerazioni legate ai fattori che sono alla base di un apprendimento efficiente, ovvero è necessario
a.creare situazioni che spingono i partecipanti ad essere attivi (ognuno impara meglio quando è coinvolto personalmente, quando fa e parla invece di ascoltare);
b. promuovere occasioni che possono facilitare la scoperta delle idee personali degli allievi (la consapevolezza di essere capaci di pensare bene promuove l’autostima dei partecipanti);
c. promuovere valutazioni collaborative e autovalutazioni
d. stimolare situazioni che incoraggiano l’apertura dei partecipanti
e. promuovere la fiducia verso sé (si impara quando si incomincia a percepirsi come una buona fonte di idee, una risorsa positiva per sé e per gli altri);
f. far sentire ai partecipanti che essi e le loro idee sono accettati
A questo punto ecco alcuni consigli operativi per realizzare interventi formativi realmente produttivi ai fini della sicurezza del lavoro:
1) La formazione deve essere centrata soprattutto su casi reali di sicurezza in azienda;
2) Il formatore deve avere trascorso un po’ di tempo in azienda, prima che inizi il corso, allo scopo di osservare l’ambiente e le condizioni di lavoro e le situazioni di rischio per la sicurezza;
3) L’intervento formativo deve essere realizzato in codocenza (il formatore esperto + un dipendente dell’azienda, preposto o responsabile della sicurezza);
4) La formazione deve essere effettuata con l’ausilio di metodi attivi e attraverso una comunicazione adeguata al gruppo dei partecipanti in formazione;
5) Occorre utilizzare l’analisi di casi concreti di infortuni avvenuti realmente nelle medesime o analoghe condizioni in cui si trovano a lavorare in azienda i partecipanti al corso;
6) Se possibile è preferibile che la formazione venga realizzata in parte in aula e in parte in azienda
7) E’ necessario organizzarla in parte su attività di approfondimento in piccoli gruppi;
8) E’ consigliabile che preveda attività di tipo multimediale con proiezione di filmati, video e clip;
9) Deve essere differenziata per tipologie di attrezzature e di macchinari;
10) Deve essere progettata tenendo conto dei concetti di pratica, di esercizio, di addestramento e di autoriflessione;
11) Per i neo-assunti, la formazione sulla sicurezza deve avvenire entro i primi tre mesi di lavoro, anche con il supporto del responsabile della sicurezza;
12) Il materiale didattico deve contenere descrizioni anche visuali (disegni, fotografie, immagini), di comportamenti giusti e il motivo per cui sono giusti, e di comportamenti sbagliati con la descrizione del tipo di errore e del comportamento corretto;
13) Per i lavoratori stranieri le dispense e il materiale didattico devono essere redatti anche nella loro lingua;
La formazione sicurezza del lavoro deve essere ripetuta nel tempo, a distanza di non oltre sei mesi/un anno e deve prevede dei follow-up programmati di approfondimento e ogni qualvolta in azienda ci sia un cambiamento (es nuova attrezzatura, nuova procedura di lavoro, un infortunio particolarmente grave).
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