Il cinema è rappresentazione di esperienze, è narrazione, è mito, oltre ad essere una delle produzioni culturali più familiari per tutti. Per tali ragioni il cinema diventa un valido linguaggio per guidare gli individui in un percorso di formazione, anche in ambito sicurezza del lavoro.
Compito del formatore che progetta percorsi di formazione attraverso il linguaggio del cinema è quello di scegliere e selezionare brevi spezzoni di film, adeguati a sviluppare la competenza obiettivo dell’intervento formativo. Due o tre
minuti, cinque al massimo, è la durata ideale per mantenere un buon ritmo d’aula. Importante sarà poi il ruolo di guida del formatore al termine della visione del film. Attraverso una fase di debriefing, dovrà invitare i partecipanti a riflettere
sulle opportunità di miglioramento individuali e dell’intera organizzazione.
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Il successo del cinema nei processi di apprendimento è dato dalla sua capacità di far identificare le persone con le situazioni rappresentate. Se è ben fatto, un film di due minuti vale due ore di spiegazione d’aula! Naturalmente, una volta realizzati, i filmati, oltre che per l’aula, possono essere utilizzati per l’intranet, la web tv e i corsi e-learning
.
L’utilizzo del cinema è di grande utilità nei corsi sulle competenze relazionali. Il linguaggio del cinema richiama infatti la facoltà di immaginare.
Presentare spezzoni di film famosi può essere utile per:
rinforzare un concetto;
• animare la partecipazione;
• esemplificare situazioni e casi proposti;
• sdrammatizzare argomenti spinosi;
• introdurre momenti di umorismo;
• facilitare la memorizzazione;
• rendere meno noiosa una esposizione.
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